Il
Prodigioso Sangue di San Lorenzo Notizie Storiche |
Parrocchia S.Maria Assunta Giubileo Laurenziano Amaseno 28 Giiugno 2014 - 8 Settembre 2015 |
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IL PRODIGIOSO SANGUE DI SAN LORENZO
NOTIZIE STORICHE
La parrocchia di santa Maria Assunta in
Amaseno, chiesa locale che appartiene alla Diocesi di
Frosinone-Veroli-Ferentino attualmente conta circa 4300 fedeli.
I fedeli nutrono particolari sentimenti di affetto e devozione
verso i Santi che i padri hanno scelto come patroni e protettori,
e si prodigano affinché le feste siano celebrate con dignità e
fervore.
Il paese di Amaseno, che fino al 1872 si chiamava San Lorenzo,
sorge in una bella valle ai piedi dei monti Ausoni e Lepini; è
ricca di stupendi paesaggi montani, ricca di sorgenti e ha come
attività prevalente l’allevamento bufalino e l’agricoltura.
È un paese di origine medievale, con un bel centro storico e vanta
pregevoli opere d’arte sia architettoniche sia iconografiche
(pitture, oggetti preziosi). Tra queste eccelle la magnifica
chiesa di santa Maria Assunta di stile gotico-cistercense, primo
esempio di questo nuovo stile arrivato nel Lazio, consacrata l’8
settembre 1177. La cronaca di quell’evento è raccontato in due
preziose pergamene, in duplice copia latino e volgare, che sono
custodite nel museo diocesano. Tra le varie informazioni in esse
contenute c’è una lista di reliquie presenti nella chiesa in quel
giorno solennissimo. Tra queste è menzionata una particolare
reliquia definita in latino “de
pinguedine s. Laurentii Martyris” e in volgare “delle
grassecze de santu Laurentiu martiru”. Si tratta di una fiala
in vetro contenente una sostanza all’apparenza di colore bruno
allo stato solido. Fino agli inizi del 1600 non si hanno
particolari notizie di questa reliquia quando viene notato con
stupore che quel prezioso contenuto, nella ricorrenza della festa
del santo Martire il 10 agosto, passa spontaneamente dallo stato
solido e compatto allo stato liquido. Come ricordano alcuni
storici, «uomini di provata fede» (è da pensare che si tratti
dell’allora vescovo di Ferentino e del Principe Colonna,
feudatario di Amaseno), informarono il papa Paolo V, allora
regnante (1605-1621), il quale rimase ammirato dal «portento del
Martire» e volle per sé alcune gocce di «questo prodigioso sangue»
da conservare tra le atre reliquie dei santi nel sacrario della
cappella da lui eretta presso la Basilica di S. Maria Maggiore in
Roma.
Il fatto prodigioso sicuramente creò notevole e interesse tanto
che il cardinale Girolamo Colonna (1604-1666), signore di queste
terre, fece racchiudere questa preziosa ampolla in un reliquiario
d’argento. Molto probabilmente si tratta del magnifico reliquiario
attribuito alla scuola del grande artista GianLorenzo Bernini,
dove attualmente è
conservata l’ampolla del sangue del santo. Questa massa, che
durante l’anno appare in forma solida e di colore rosso scuro,
durante la festa del 10 di agosto di ogni anno, si liquefa
assumendo un bellissimo colore rosso vivo. Tale prodigio si ripete
puntualmente ogni anno nei giorni a ridosso della festa del santo
fin dagli inizi del 1600. C’è da dire che nel 1649 Paolo Aringhi
(1610-Roma-1676) dell’Oratorio di san Filippo Neri, scrittore e
archeologo, incaricato dal cardinale Girolamo Colonna, fu
testimone di una liquefazione che egli riporta nel suo scritto
Roma subterranea novissima
in qua post Antonium Bosium antesignanum, Joannem Severanum,
Congr. Oratorii Presb., et celebres alios scriptores, antiqua
Christianorum et precipue Martyrum Coemeteria illustrantur, Romae,
1651.
Ogni anno, dunque nella ricorrenza della festa di San Lorenzo il
10 agosto, si rinnova puntualmente questo fenomeno prodigioso, in
modo spontaneo senza ricorso a movimenti dell’ampolla provocati
manualmente. In genere la massa impiega circa nove giorni per
raggiungere il massimo grado della liquefazione, fino a
raggiungere una fluida consistenza che permette al liquido di
muoversi liberamente nell’ampolla se questa viene appena scossa.
Allo stato liquido la sostanza appare fluida e trasparente alla
luce, cosa impossibile quando è allo stato solido, lasciando
chiaramente vedere un deposito sul fondo di terra e cenere, e un
pezzo di pelle che galleggia liberamente in esso.
Questo fatto prodigioso si è verificato anche in altri periodi
dell’anno in particolari occasioni sia nella chiesa si santa Maria
Assunta dove e è custodita: 1754/1759 in occasione della visita
del Vescovo diocesano Pier Paolo Tosi; 3 ottobre 1954 davanti al
Vescovo diocesano Tommaso Leonetti; 1 settembre 2001 alla presenza
di un pellegrinaggio di San Lorenzello (Bn);
sia in occasione di
pellegrinaggi della reliquia: 15-21ottobre 1967 a Firenze (il
sangue si è liquefatto due volte); 21-28 settembre 1969 a Milano
(il sangue rimase sciolto per tutta la settimana). C’è da dire che
in questi casi la liquefazione avviene in
modo improvviso e spontaneo.
Oltre al prodigio annuale della liquefazione c’è da annotare che
la cosa che lascia maggiormente stupiti è che la sommità
dell’ampolla di vetro presenta una decisa rottura con la mancanza
di una scheggia vitrea dell’orlo. La fiala è chiusa semplicemente
da un tappo con della garza, e relativi sigilli in ceralacca. La
frattura non impedisce la chiusura ermetica del contenitore
permettendo così uno scambio gassoso tra l’esterno e l’interno
della fiala, e tuttavia il materiale che è contenuto all’interno
non subisce corruzione alcuna.
Tenendo conto dell’informazione che fu data a Paolo V da quelle
persone di “fede
provata” su quel prodigio che avveniva nel Castrum sancti
Laurentii, riportata da documenti storici, anche se non si sa
esattamente l’anno, si è pensato di scegliere una data intermedia
del suo pontificato per ricordare il quarto centenario di
quell’evento. Pertanto dal 28 giugno 2014 al giorno 8 settembre
2015 (anniversario della consacrazione della chiesa) S. E. Mons.
Vescovo ha pensato di indire un anno giubilare speciale che
ricordi l’evento e inculchi nei fedeli una maggiore consapevolezza
di questo dono prezioso apportatore di grazie e benefici
spirituali. |
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